Perché non ci riesco?


A molte persone capita di avere difficoltà a mettere in atto cambiamenti importanti nella propria vita. Nel senso comune, questo atteggiamento viene frequentemente giudicato negativamente, come se si trattasse di qualche forma di pigrizia o di mancanza di buona volontà. Eppure, le cose non sono così semplici. Se si tende più e più volte a ritornare alle vecchie abitudini (anche se non ci piacciono), un motivo ci sarà.

Fermo restando che ogni situazione è diversa, c’è una spiegazione per questa difficoltà così diffusa ad abbandonarsi al cambiamento. La teoria dei sistemi ci insegna che le persone sono come dei piccoli sistemi: ogni persona ha un suo funzionamento e un suo equilibrio (più o meno dinamico). Ogni persona sta anche in relazione con altri individui, formando nuovi sistemi, ancora più complessi, come ad esempio una famiglia o un gruppo. All’interno dei sistemi composti da più persone, i membri sono interconnessi e si influenzano a vicenda, cioè se avviene un cambiamento per uno dei membri, questo ha degli effetti anche sulle altre persone del sistema. Questo spiega perché, quando una persona inizia un percorso di psicoterapia individuale, anche il resto della famiglia inizia in qualche modo un processo di trasformazione. Se invece consideriamo l’esempio della persona singola, possiamo pensare a quando abbiamo un infortunio ad un piede e questo si ripercuote sulle altre articolazioni, che, per compensare, si sforzano più del solito e dopo qualche giorno si indolenziscono.

Sappiamo anche che tutti i sistemi, ad esempio quello familiare ma anche il sistema costituito da un singolo individuo singolo, cercano di restare tendenzialmente stazionari in un punto di equilibrio detto omeostasi. Per intenderci, è esattamente quello che succede al termostato di uno scaldabagno funzionante: viene impostata una temperatura e, qualsiasi cosa succeda, l’acqua tornerà a quell’impostazione. Quando usiamo l’acqua calda, la temperatura all’interno scenderà di diversi gradi, ma poi tornerà alla temperatura impostata, quindi al suo punto di equilibrio o omeostasi. Noi funzioniamo esattamente allo stesso modo.

Pensiamo a quando facciamo una dieta e perdiamo tanti chili: il nostro corpo tenderà naturalmente a tornare a quello che si chiama peso naturale, ovvero un punto di equilibrio, e ci metterà anni per adattarsi ad un peso che si discosta parecchio da quello. Per questo è più efficace modificare le abitudini alimentari in modo graduale e costante (e per questo le diete ormai non vengono -quasi- più applicate da chi lavora nel settore). Questo principio è applicabile a qualsiasi ambito della nostra vita, pensiamo per esempio alla difficoltà che si può incontrare nell’interrompere o rimodulare un’abitudine (come il fumo, l’uso dei social network o anche una relazione), o anche nell’iniziare qualcosa di nuovo (fare attività fisica, iniziare una relazione, risparmiare). Immaginiamo ad esempio di voler iniziare a risparmiare, creando un fondo economico per le emergenze, o di voler genericamente cambiare il nostro atteggiamento rispetto al denaro. Questo non può avvenire da un giorno all’altro, perché le vecchie abitudini si ripresenteranno, e noi cadremo puntualmente in frustrazione.

Alla luce di tutto questo, come si può cambiare? È bene prendere consapevolezza che ogni cambiamento necessita di tempo. Non esistono soluzioni miracolose, e difficilmente l’aiuto di cui si ha bisogno può arrivare dall’esterno sottoforma di manuali o consigli. Leggere un libro sul tema o chiedere consigli ad un amico può essere utile, ma difficilmente vi aiuterà a discostarvi dalle vostre abitudini in modo repentino e stabile nel tempo. Il cambiamento (quello duraturo) è un processo profondo e personale, per cui è importante guardarsi dentro e lavorare su di sé, migliorare la propria consapevolezza e fare un respiro profondo: avrete bisogno di tempo e pazienza per tollerare il fatto che domani le cose saranno ancora molto simili ad oggi. Concentrarsi sui piccoli passi e richiedere il supporto di una persona esperta sono buone tattiche per sentire di star procedendo nella direzione desiderata. 


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